15 Ottobre

Memoria liturgica di SANTA TERESA D’AVILA, Dottore della Chiesa

Teresa di Gesù o d'Ávila, al secolo Teresa Sánchez de Cepeda Dávila y Ahumada

(Ávila, 28 marzo 1515 – Alba de Tormes, 15 ottobre 1582), religiosa e mistica spagnola.

Festa nelle Case guanelliane di:

-          BRASILE      Brasilia

                       S.ta Terezinha de Itaipu

-          GHANA        Abor

-          SPAGNA      Madrid

-          ITALIA          Livraga (Lodi)

SANTA TERESA NELLA VITA E NEL PENSIERO DI DON GUANELLA

Nei suoi scritti il riferimento a Santa Teresa è continuo, specie nei testi destinati alle sue Suore.  Nella tarda estate del 1883, superate le iniziali diffidenze, don Guanella potè avvicinarsi di più al gruppo delle Suore di Pianello fondate da don Coppini e per la prima volta predicò loro gli Esercizi spirituali.

Era da poco risuonato in tutta la Chiesa l’eco delle feste centenarie della morte di Santa Teresa d’Avila e così don Guanella pensò bene di dettare gli Esercizi alle religiose partendo dalla figura e dalla dottrina della grande Santa di Avila.

Il profilo di questa donna grande, che entra in un’intimità speciale tale da dare del tu a Dio, tutta tesa al tema della salvezza del mondo attraverso le opere di carità era di grande ispirazione per la formazione delle sue Suore. Una santa dall’animo infuocato e purificato da grandi prove interiori, sintesi eccellente di tensione contemplativa a tutto tondo, ma anche di vita apostolica indefessa. Era una storia di vocazione molto simile a quella delle sue suore: martoriata, perseguitata, calunniata, ostacolata…

Soprattutto don Guanella vi trovò congeniale il tratto della relazione con Dio, calda, vicina, cordiale, quasi alla pari. Molto vicina alla sua spiritualità dei figli col Padre.

Nel 1886 don Luigi pubblicò due libretti

-          PENSIERI INTORNO ALL’ANNO SANTO

            Un testo ispirato al Giubileo straordinario indetto  da Leone XIII per 1886 in    cui don Guanella alterna le citazioni dell’Enciclica papale con pensieri di       Santa Teresa.

-          RICORDO DELL’ANNO SANTO

            Viene pubblicato alla fine dell’Anno Santo e don Guanella riprende gli    ‘Avvisi’ di Teresa alle sue monache: era stato un anno ‘santo’ anche per lui,            finalmente si era aperta la Casa di Como che sarà la Casa Madre della sua         Opera, inizio della sua avventura di Fondatore.

            E’ evidente la preoccupazione tutta ‘femminile’ di questo periodo; ha solo     le religiose ed ha appena aperto la Casa di Como con l’opera delle serventi:         per tutte la figura di Teresa può essere uno specchio interessante di vita.

Una curiosa sintesi scritta da don Guanella sulla vita di Teresa si trova nell’operetta “Da Adamo a Pio IX”.

“Teresa nacque nel 1515.

Fanciulletta fuggì di casa con il fratellino per trovare il martirio in Tunisia. Ricondotta, si diè alquanto alle vanità, alle letture di romanzi, al conversare con giovanetti parenti, per lo che ne provò poi rimorso per tutta la vita. Chiamata al convento, vi entrò ma ripugnante. Contrasse poi tal malore che come un gomitolo tutta stringevasi nelle membra, e per tre giorni fu pianta morta e già gli si disposero i funerali. Per diciotto anni patì pene acutissime di spirito. Tanto dovette operare il Signore a fin di purificare Teresa da certe sue affezioni non appieno sante. Ravvedutasi, soleva dire che un'anima, se conoscesse qual danno le arreca una abitudine benché veniale nel cammino della perfezione, di subito la strapperebbe a qualunque costo.

Santa Teresa fu eccellente nel pregare. Diceva che il giardino dell'anima fedele si può irrigare con l'acqua che a forza di braccia si cava dal pozzo, lo che avviene quando per fare orazione vocale ovvero mentale uopo è faticare assai assai. In questo primo esercizio l'anima deve soprammodo vigilare sopra se stessa e in tempo di aridità accrescere alquanto piuttosto che diminuire nella pratica dell'orazione.

Ovvero il giardino dell'anima fedele si irriga con acqua che a mezzo di strumento si estrae dal pozzo.

Ciò avviene quando il Signore manda una luce da cielo e un riposo quieto nel cuore, sì che l'anima presto entra in conversazione con Dio e vi dimora soavemente.

Un'anima può sentirsi crescere questo aiuto celeste, e allora è come un rivo d'acqua che condotto nell'orto irriga con molta facilità tutto allo intorno. O finalmente nel giardino nostro l'acqua ad innaffiare scende dal cielo, e questa è la meno costosa e la più efficace di tutte. Discende così quando il Signore con la grazia sua irrora l'anima del giusto, così che fra il Signore e la creatura sua avviene una unione intima di amicizia, di comunicazioni, di affetti. Talvolta in questa congiunzione ammirabile Iddio non comunica all'anima copia piena di grazia ovvero non le sottrae affatto gli abiti di colpa, e questo è mistero che ei spiegherà un dì. I savi dell'antichità appena pensavano che l'uomo potesse raggiungere il favore pieno di Dio.

Diceva Teresa: "Guardatevi da omettere un bene per paura di apparir vanitosi... Dopo un fallo non omettetela preghiera. Guardatevi dagli affetti ai parenti ed alle persone vane. Considerate i patimenti del Salvatore e l'umanità sua santissima.Trovandovi398 in aridità non cercate consolazioni sì facilmente, ma duratela da forti".”

1922

Nasce a Desio don Luigi Giussani, Fondatore del Movimento Comunione e Liberazione. Sacerdote e teologo.